PROMOSSI PER DECRETO: LA DECISIONE DEL MINISTERO CHE DISTRUGGERÀ I RAGAZZI

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TUTTI PROMOSSI?

In questi giorni sta girando una bozza del decreto del ministro dell’istruzione Azzolina, che riguarda il funzionamento del finale di anno scolastico 2019/20.

Posto che è una bozza, il sito del MIUR (qui trovi il testo: https://www.miur.gov.it/web/guest/-/azzolina-via-libera-al-decreto-sugli-esami-la-valutazione-dell-anno-sara-seria-e-coerente-con-quanto-svolto-) sta già chiaramente parlando delle linee guida da adottare da qui alla fine dell’anno.

In questo articolo cercherò di analizzare tutte le possibili sfumature del decreto, partendo anche da altre ipotesi che erano state messe sul tavolo, cercando di dare non un punto di vista, ma una lettura OGGETTIVA di tutte le possibili conseguenze e sfaccettature per i ragazzi e le famiglie.

Perché questo? Perché quello che non viene MAI MAI MAI tenuto in considerazione è l’effetto di determinati provvedimenti, ma anche (e soprattutto direi) i tempi in cui queste notizie vengono divulgate.

PREMESSA DOVEROSA: il periodo è estremamente impegnativo e ci sono una serie di complessità da tenere in considerazione, ma non significa che si possa e si debba lavorare meglio.

Ma andiamo con ordine.

Partiamo parlando di chi ha gli esami di fine ciclo scolastico (terza media e quinta superiore).

Tutto è subordinato ad un eventuale rientro a scuola entro il 18 maggio, ma siamo seri… Quante possibilità reali ci sono che questo avvenga? Siamo vicinissimi allo zero (per non dire che siamo certi che non accadrà).

Ma facciamo finta che tornino a scuola a metà maggio.

Se ha la maturità sarà una maturità soft con le due prove scritte e il colloquio orale. Prova di italiano ministeriale e seconda prova decisa dalle commissioni.

TUTTI AMMESSI (qui in realtà cambia poco visto che la quantità dei non ammessi non supera mai negli anni il 4%).

Esame di terza media: se tornano a scuola sarà un esame semplificato. Non è chiarito altro, boh. Ce lo diranno, ovviamente con un tempismo da rendere agli studenti le cose sempre più facili e meno disorientanti!

IPOTESI DI NON RIENTRO:

Maturità con un colloquio orale, immagino corposo.
Esame di terza media sostituito da un elaborato da fare a casa, ergo di fatto niente esami.

Vediamo invece cosa succederà se tuo figlio non ha esami.

Fino a qualche tempo fa c’erano diverse ipotesi per la chiusura di questo anno scolastico, andiamo a vederle assieme:

  • TUTTI PROMOSSI
  • ANNO SCOLASTICO ANNULLATO (OVVERO TUTTI BOCCIATI)
  • DEBITI A SETTEMBRE E BOCCIATI A GIUGNO (come sempre)
  • TUTTI “RIMANDATI” (prova di “ammissione” alla classe successiva a settembre)

Partiamo dall’ultima, ovvero TUTTI RIMANDATI.

Di base non l’avrei ritenuto niente di scandaloso, nel senso che si sarebbero potuti fare dei test d’ingresso nei 10 giorni precedenti l’inizio dell’anno scolastico per valutare soprattutto le COMPETENZE in vista del nuovo anno.

Il vantaggio sarebbe stato quello di tenere i ragazzi “sulla corda” anche quest’estate, oltre che durante le lezioni ora, e far loro capire che se ora creano un buco, sarà difficile recuperarlo durante l’anno.

ATTENZIONE! Non significa non fare vacanze e non fare riposo estivo, significa rendere i figli consapevoli di dovere in ogni caso lavorare sulle proprie lacune, anche in vista di un test che avrebbe generato un minimo di “strizza” per permettere di lavorare come si deve.

Il tutto nel rispetto del riposo delle famiglie e dei ragazzi.

DEBITI A SETTEMBRE E BOCCIATI A GIUGNO

Sarebbe stata una possibilità se tutte le scuole si fossero uniformate con la didattica online, anche detta DAD (didattica a distanza), ma così non è stato.
Ancora non si sa se sta didattica sia obbligatoria, sia per gli alunni che per gli insegnanti, oppure no. Di fatto, fino ad oggi, è caldamente consigliata, quindi si può decidere se farla o meno (e se diventerà obbligatoria, lo capiremo con il decreto che uscirà a breve, in ogni caso troppo tardi). È chiaro che buona parte delle scuole si sono attivate per farla e ci mancherebbe, ma…

Ci troviamo quindi scuole che insegnano e scuole che non fanno nulla, su quale base possiamo valutare come succedeva fino allo scorso anno?

Mi immagino già i ricorsi per eventuali bocciature che magari sarebbero state utili in alcune situazioni, magari quelle in cui il ragazzo non ha manifestato interesse e attenzione alla scuola. Purtroppo ci sono già genitori che tutelano e difendono i figli anche quando non sono difendibili, figuriamoci quelle persone cosa potrebbero fare in una situazione simile.

Soluzione inattuabile!

ANNO SCOLASTICO ANNULLATO (dicasi anche TUTTI BOCCIATI)

Non avrebbe alcun senso per una serie di considerazioni:

  • I ragazzi hanno fatto in ogni caso il 60% dell’anno in presenza, perché dovrebbero ripetere i mesi in cui erano a scuola? Andrebbe ad influire clamorosamente sulla voglia di impegnarsi e la motivazione.
  • E chi andava benissimo? Perché dovrebbe subire una “bocciatura” per decreto?
  • E sul piano emotivo come la mettiamo? Mica sono i ragazzi i responsabili.

Di tutte le ipotesi rimaneva la più assurda. Per fortuna non è stata considerata

TUTTI PROMOSSI

Questa è l’ipotesi scelta dal ministro, da un certo punto di vista mi trova d’accordo, ma… Andiamo a vedere che problemi genera.

  1.  Appiattisce il livello dei ragazzi. Puoi dire tutte le volte che vuoi che non ci sarà il “6 politico”, ma alla fine chi non ha fatto nulla prima e chi continua a non fare nulla ora si ritroverà promosso. Questo genera di sicuro dei problemi per il senso di giustizia che molti ragazzi vivono intensamente.
  2. Crea dei giganteschi problemi di motivazione, di responsabilità e di senso di quello che si sta facendo nei ragazzi. Se già era difficile farli lavorare prima, il ministro si rende conto di quanto sarà ancora più difficile ora?
  3. I problemi di motivazione li avranno anche gli insegnanti che finora non hanno fatto nulla… Se non hanno fatto finora, perché dovrebbero mettersi a fare didattica adesso, se tanto i ragazzi verranno promossi senza problemi?

Io mi auguro che sia vero che i ragazzi verranno valutati e vedranno premiati i loro sforzi in base all’impegno e alla partecipazione alle lezioni. Non sono un fan dei voti, ma mi incazzerei e non poco se il mio 10 di media diventasse 6 come chi non ha mai fatto nulla. E credi che i ragazzi non abbiamo già iniziato a raccontarcelo qualche settimana fa?

E vogliamo considerare, visto che ancora non ne sento parlare, dell’impatto emotivo che sta avendo questa situazione in tutti i ragazzi? Qualcuno inizierà a fare i conti con i problemi di autostima, di fiducia in sé e di paura che si sono installati nei ragazzi in queste settimane?

Aspetto positivo? A settembre ci sarà, prima dell’anno scolastico, un momento di recupero o potenziamento per lavorare su eventuali debiti o lacune. Resta da capire come si farà in 10 giorni a colmare il gap di mesi di far nulla.

Io mi ricordo che cosa mi è successo nel 1995, quando avevano tolto gli esami di riparazione, mettendo dei corsi di recupero per chi aveva lacune: sapevo che non mi avrebbero bocciato a settembre e d’estate non ho fatto NULLA!
RISULTATO FINALE: bocciato l’anno successivo.

Vorrei evitare a tuo figlio una storia simile.

Ma il problema fondamentale è un altro: COME PUOI PENSARE CHE ANNUNCIARE IL 6 APRILE TUTTI SARANNO PROMOSSI PER DECRETO SIA UNA BUONA IDEA?

Non vi è venuto in mente che, posto il doveroso dire cosa succederà con gli esami, avrebbe avuto senso aspettare a divulgare la notizia del TUTTI PROMOSSI? No, non le è venuto in mente e le famiglie ne pagheranno le conseguenze, senza dubbio alcuno.

Chi gestirà ora i ragazzi a casa, la loro motivazione, chi porterà l’interesse al loro dovere e senso di responsabilità?

Sparare una notiza del genere ora, farà danni. Enormi!

Senza contare i vari insegnanti che stanno già dando la notizia nelle varie classroom, con conseguenti scene di giubilo dei ragazzini che finalmente sanno due mesi prima di non rischiare nulla.

Attenzione! Ritengo che sia una soluzione da “male minore” questa, non mi trova in disaccordo. Sono in completo disaccordo con i tempi!

MA COSA DEVI FARE TU COME GENITORE?

Prima di tutto pensare che i nodi prima o poi arriveranno al pettine.
Se tuo figlio si siede completamente ora perché sa che verrà promosso, ricordati che a settembre tornerà a scuola e la scuola non aspetterà che si rimetta al passo (fatti salvi i corsi di potenziamento a inizio settembre).

Se ora crea un buco o non lavora sulle sue lacune, il prossimo anno scolastico sarà un MASSACRO.

Devi metterti in testa che ora hai una responsabilità enorme, che è quella di sostenere, aiutare e “correggere” tuo figlio riguardo la scuola, come e più di prima.

Dovresti ormai sapere che non sono di sicuro un fan dei genitori iper presenti sui compiti, ma ho idea che se ora non ti metti a verificare cosa succeda, rischi che la barca apprendimento di tuo figlio vada alla deriva. Ricordati che non è sua la responsabilità di questo scenario scolastico, tu hai il compito di trovare delle soluzioni per riassestare il viaggio che è stato reso così complicato in queste ultime settimane.

Non intendo che devi metterti ad assillarlo giorno e notte, ma devi spendere delle energie per fargli capire che se crea ora un buco, potrebbe essere un buco che si porterà dietro per anni.

Per intenderci se non gli chiedono le frazioni algebriche a scuola o all’esame, non significa che non le userà nei prossimi anni; se non fa temi per 8 mesi, non significa che non ricomincerà a scrivere.

E, in particolare, se tuo figlio ha delle difficoltà di apprendimento o di metodo, questo è il momento per lavorarci ancora di più.

Hai questo enorme paracadute della non bocciatura, ma puoi lavorare su tutte le aree su cui solitamente non siete riusciti a lavorare perché non c’era tempo, c’erano troppi impegni e troppo da studiare. E quindi “rimando questa cosa importante perché non è il momento” e frasi del genere…

Beh ora il momento è arrivato!

Questo è il momento buono per lavorare sul potenziare le abilità di tuo figlio; è il momento buono per lavorare su autonomia, metodo e organizzazione; è il momento buono per prendere in mano tutte le difficoltà che hai sempre visto e non hai mai voluto affrontare.

Questo è quello che facciamo noi ogni giorno. Ed è quello che abbiamo iniziato a fare in maniera ancora più massiccia, con tutte le difficoltà tecnologiche iniziali, con i ragazzi e le famiglie ora.

Non possiamo permetterci né che siano lasciati soli a se stessi, né che l’anno prossimo sia un muro invalicabile.

Prendi un ragazzo con DSA. Se smette di essere seguito nel suo percorso ora, rischiamo che a settembre sia durissima per lui ripartire con il ritmo frenetico che verrà imposto fin da subito.

Non puoi pensare che 10 giorni di recupero a settembre siano sufficienti! Devi aiutarlo subito. Aiutarlo a sentirsi più sicuro e affidarlo in mani forti, che possano sostenere sia te che il suo percorso scolastico.

Per questo motivo in questo periodo stiamo facendo tantissime iniziative nel nostro gruppo W LA DISLESSIA! (qui trovi il link per iscriverti —-> GRUPPO W LA DISLESSIA!) e diamo anche la possibilità di conoscerci attraverso una consulenza gratuita (qui il link —-> FISSA UNA CONSULENZA GRATUITA CON NOI).

Non possiamo fermarci!

Non ora.

A presto!

Alessandro

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