SCUOLE CHIUSE: ED IO COME SOPRAVVIVO A MIO FIGLIO?

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In alcune regioni le scuole sono chiuse da più di un mese, in altre da un paio di settimane.

Lo so, la situazione che stiamo vivendo è decisamente impegnativa e molte volte sono sicuro che non si sappia più realmente dove sbattere la testa.

Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai un figlio e questo figlio è alle prese con compiti e studio casalingo, quindi ho deciso di darti una mano e degli strumenti da usare subito per poter essere davvero un sostegno.

Ovviamente ci sono difficoltà diverse che nascono e altrettanto ovviamente ogni situazione è diversa dall’altra, ma ci sono delle linee guida che puoi utilizzare per riuscire a “sopravvivere” a questo momento che dura da tempo.

Partiamo da un presupposto fondamentale:

Se tuo figlio aveva poca voglia di fare prima, dubito fortemente che ora riesca ad avere maggiori motivazioni nel fare, quindi la prima cosa da comprendere è che non è questo il momento in cui puoi pensare di fagli cambiare marcia.

Ma perché succede tutto questo? Perché finora tutto il sistema di apprendimento scolastico si basa sull’URGENZA, ovvero qualsiasi attività viene svolta in funzione di un qualche obbligo esterno.

I compiti e lo studio non sono quasi mai frutto di un lavoro di organizzazione, ma tutto viene svolto per:

  • prendere un bel voto
  • non prendere una nota
  • fare bella figura
  • non fare arrabbiare i genitori

Ma soprattutto, ogni attività è al massimo programmata per la performance (interrogazione, verifica, ritiro compiti per casa).

È assolutamente normale, quindi, che venendo a mancare i pilastri fondamentali per cui tuo figlio (o un tuo alunno) ha studiato finora, diventa impegnativo per lui cambiare marcia e cambiare prospettiva.

Detto ciò, prima o poi il blocco finirà e sarà fondamentale farci trovare pronti.

Quello che ti chiedo di fare è EVITARE DI DARE IN ESCANDESCENZE ora.

Adesso è il momento della comprensione prima di tutto.

Ma quindi Alessandro, potresti dirmi, significa che mio figlio può fare quello che vuole?

CERTO CHE NO!

Serve ricreare una routine, anche dentro casa.

Ad esempio, il tempo in questi giorni acquisisce un valore fondamentale, 

Non cascare nell’errore del “beh c’è tempo, se non lo fa ora, lo farà poi…”. Significa condannarsi da soli!

Trova il modo di creare dei momenti in cui tuo figlio studierà o farà i compiti che siano abbastanza stabili.

Scegli tu, sulla base della conoscenza che hai della vostra situazione, i tempi che sono necessari. La cosa importante è che cerchiate (tu e tuo figlio) di rispettarli.

Hai capito che funziona meglio di pomeriggio e preferisce la mattina libera (lezioni online a parte)? Benissimo, segui quella strada.

Altro aspetto fondamentale è rappresentato dall’ambiente.

Fare scuola a casa non è come fare scuola… a scuola.

Aiuta tuo figlio a cercare un ambiente in casa in cui possa riuscire con più facilità. Ma soprattutto aiutalo a trovare un ambiente che sia sempre quello.

Il cervello ragiona per neuroassociazioni, collegamenti neuronali, e se più volte si abitua a seguire la lezione o studiare in quel posto della casa, diventa più facile per il suo cervello entrare nello stato d’animo adatto ad imparare.

Attenzione! Questa parte funziona anche per il genitore che sta facendo il tanto famigerato SMART WORKING: trova uno spazio all’interno della casa che il tuo cervello riconosca come posto di lavoro.

Una volta creata la routine devi comprendere che ora, più che mai, devi trovare il modo di sviluppare un senso di responsabilità in tuo figlio.

Come? Trova delle attività che possa fare da solo e che siano di aiuto al resto della famiglia.

Preparare la tavola, sistemare la camera, pulire o aiutare a pulire.

Qualsiasi cosa, ma non accettare una costante INDOLENZA. Come ti dicevo, prima o poi usciremo da questo situazione e i ragazzi dovranno farsi trovare pronti.

Quale momento migliore per allenare responsabilità e AUTONOMIA?

Ogni attività può essere utile, anche per evitare l’appiattimento inevitabile che c’è nello stare sempre a casa.

Ok netflix, ok youtube, ok cellulare, ok playstation, ma avete anche la possibilità di creare un collegamento in famiglia che magari negli ultimi anni non c’era.

Non imporre la tua presenza, ma fagli trovare la strada per avere un ruolo importante nel nucleo familiare, qualunque età abbia tuo figlio.

E, mi costa dirlo, ma non rompere in eccesso se tuo figlio è su whatsapp… I suoi amici sono lì ora, non possiamo togliere anche quelli, soprattutto ora.

Le relazioni che ora non ci sono, sono un buco difficile da colmare e sono un aspetto che non viene considerato troppo da chi sta decidendo come dobbiamo vivere questa situazione.

Attenzione, non sto dicendo che devono uscire di casa! Sto dicendo che bisogna pensare anche alle ripercussioni psicologiche della situazione e dovranno essere affrontate (anzi lo faremo in uno dei prossimi articoli).

Io per ora mi concentro maggiormente sullo studio, sull’apprendimento e su queste implicazioni e voglio chiudere cercando di aiutarti a comprendere come fare a sostenere tuo figlio ora.

Se tuo figlio era seguito nei compiti, nello studio o nelle sue difficoltà, immagino che ora sia più impegnativo farlo. Noi stessi abbiamo dovuto ripensare completamente il nostro modo di fare didattica e di seguire i ragazzi.

Non possiamo più vederli fisicamente, per ovvi motivi, ed abbiamo spostato tutte le nostre attività ONLINE. Abbiamo creato un sacco di contenuti gratuiti che puoi vedere nel nostro gruppo W LA DISLESSIA! Si tratta di video, articoli, post e dirette in cui diamo costantemente il nostro aiuto a tante famiglie in difficoltà.

Siamo riusciti anche a dare continuità alle famiglie con cui già lavoravamo, seguendo i loro figli attraverso appuntamenti settimanali e dando delle consulenze ai genitori che ce le chiedono.

Anzi, per conoscere il nostro lavoro ed avere già delle indicazioni da usare, fissa una consulenza GRATUITA DI 30 MINUTI con uno dei nostri professionisti, cliccando qui —-> FISSA UNA CONSULENZA GRATUITA

Ovviamente non possiamo darti tutte le risposte che cerchi con quella consulenza, ma possiamo darti degli spunti per valutare in che modo puoi seguire tuo figlio e decidere di affidarlo a noi.

Stiamo vicini!

A presto

Alessandro

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