CHE COS’È DAVVERO LA LETTURA E A COSA SERVE?

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“Leggi e ripeti” è il mantra che crea più casini nella crescita di un metodo di studio per tuo figlio.

D’altronde capisco che sia un po’ difficile per te, che sei cresciuto con i tuoi genitori che ti dicevano “leggi e ripeti” e che hanno avuto genitori che, a loro volta, gli hanno ripetuto la stessa cantilena.

Ma… Non per questo significa che funziona davvero!

Il problema serio è che la lettura è un’attività che ha una sola funzione:

COMPRENDERE COSA È SCRITTO IN UN TESTO.

Fine!

La lettura ha questa funzione legata alla comprensione, non è uno strumento nato per far memorizzare.

E poi, se hai un figlio dislessico soprattutto, pensa a quanto piacere può avere a rileggere più volte lo stesso brano più volte, dopo che la lettura magari è stato già un momento di sofferenza.

La lettura serve a capire. E se serve a capire, significa che la lettura migliore è quella che ognuno di noi fa nella mente.

Hai capito bene: leggere ad alta voce serve per far capire AGLI ALTRI cosa si legge, ma abbassa notevolmente la capacità di comprendere.

Hai mai letto in pubblico? In chiesa, durante un incontro religioso in generale, in un contesto pubblico.

In tutti questi momenti sei così concentrato sul leggere bene che il tuo cervello si stacca dal senso della frase, proprio per leggere bene.

È chiaro che per un ragazzo dislessico questa cosa aumenta come difficoltà, è normale!

Quindi se lo costringi a leggere a voce alta perché così “POSSO CONTROLLARE SE LEGGE BENE” può funzionare, ma fino ad un certo punto.

La lettura è un momento delicato, in cui si lavora su più livelli:

EMOTIVO

TECNICO

ESPERIENZIALE

Il primo punto è quello più importante ed a cui si dedica minore attenzione fin dai primi giorni di scuola.

Si pensa alla tecnica, al leggere bene, prima di capire che implicazioni emotive sono legate alla lettura.

Chi partecipa ai nostri corsi ti può confermare che la parte emotiva è il cuore pulsante del nostro lavoro e, una volta sistemata quella, si possono fare tutti i lavori migliori del mondo sulla difficoltà e sulla tecnica di lettura.

Se passi però le tue giornate a tediare tuo figlio con esercizi ripetitivi, con ossessionanti prediche sull’importanza del leggere almeno “una paginetta al giorno” otterrai un fantastico risultato:

ALLONTANARE TUO FIGLIO DALLA LETTURA

Per evitare quella situazione però non devi fare altro che “spogliarti” delle tue ansie ed iniziare a capire che puoi aiutare tuo figlio osservando, prima che facendo.

Lascialo, fin da piccolo, appassionarsi ai libri (anche se ancora non legge), poi, forse, arriverà anche l’interesse per la lettura. 

Ma soprattutto fai in modo che la lettura non sia lo strumento del modo più noioso di imparare: la RIPETIZIONE!

Si apprende di sicuro meglio attraverso la comprensione dell’argomento, attraverso delle strategie di studio come le mappe mentali.

Ma per fare le mappe mentali devi pensare alla lettura (anche se lo aiuti tu) come momento di comprensione e non come momento di ripetizione noiosa.

Non è la lettura in sé ad essere noiosa, ma l’uso che ne viene fatto.

Se ogni volta che leggi lo fai per studiare e memorizzare, di sicuro non ti avvicini con passione a quello, ma lo fai per dovere. Ed in più funziona poco!

Vuoi avvicinare tuo figlio alla lettura fin da piccolo? Prendigli i libretti e faglieli maneggiare, poi sali di livello via via.

Con pazienza!

Vuoi smettere ora di litigare? Piantala di stargli addosso.

Pazienza.

Amore.

Serenità.

Queste sono 3 armi potentissime per aiutare tuo figlio.

E a queste aggiungi anche le competenze di chi può aiutarti a comprendere come migliorare passo passo le capacità di tuo figlio.

Competenze che puoi trovare qui, contattando gratuitamente un nostro tutor per una prima telefonata gratuita nella quale puoi esporre i tuoi problemi e le tue difficoltà: https://www.wladislessia.com/contatta-un-tutor/

Ti auguro uno splendido lavoro.

Paola

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