MA DAVVERO CREDI A CHI DIVENTA ESPERTO DI DISLESSIA IN 15 ORE?

Condividi

Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di corsi per diventare tutor, corsi per diventare coach, corsi per diventare “qualsiasicosativengainmentedifare”.

Tutti questi straordinari seminari hanno delle caratteristiche comuni:

  • Costano poco;
  • Durano pochissimo;
  • Danno attestati;
  • Sono aperti a chiunque;
  • Sono organizzati da enti che spaziano dall’apprendimento, allo yoga, alla vendita, alle costellazioni familiari (insomma sembra sappiano fare di tutto)

Noi da anni ci occupiamo di difficoltà di apprendimento e da anni continuiamo a formarci per dare ai ragazzi e alle famiglie la possibilità di avere un aiuto concreto e proprio per questo voglio consentirti di capire bene cosa NON potrà mai avvenire in un percorso fatto di 15/20 ore.

Ad esempio, mi capita di leggere, nelle pubblicità di questi corsi, che si può concretamente imparare a lavorare su:

Disturbi specifici dell’apprendimento: (disgrafia, disortografia, dislessia, discalculia). ADHD-DSA. La relazione educativa (educatore-tutor/studente con DSA). L’alleanza educativa scuola, tutor, famiglia. Laboratorio esperienziale: la trattazione di alcuni casi e ipotesi di intervento.

Componenti emotive affettive dei Disturbi dell’apprendimento Perdita dell’autostima, depressione, demotivazione, tecniche di ri-motivazione allo studio e supporto all’autonomia. Laboratorio esperienziale: la trattazione di alcuni casi e ipotesi di intervento.

Il tutor: una nuova figura educante. Area d’intervento e competenze: conoscere e utilizzare gli strumenti compensativi facilitanti l’apprendimento- tabelle, mappe, software specifici; la tutela dei diritti dei bambini con difficoltà di apprendimento. Laboratorio esperienziale: progettare e simulare un percorso di tutoring.

Il tutto con un prezzo stracciato e di favore e all’eccezionale durata di 20 ore!

Ora va bene tutto, ma vuoi spiegarmi come si possa in meno di una giornata di corso, avere anche solo un’idea della teoria racchiusa nel primo di questi punti?

Come al solito, l’idea è che si debba trovare una soluzione facile veloce a qualsiasi difficoltà, non importa quanto seria o specifica.

Ma, oggettivamente, conosci un corso per diventare idraulico in 20 ore? Elettricista in un weekend? Direi di no!

E allora perché se ci affidiamo a dei professionisti per lavori importanti nella nostra casa, non ci prendiamo cura allo stesso modo della testa dei nostri figli?

Mi spiego bene: rompo un tubo dell’acqua in casa, se non so aggiustarlo cosa devo fare? Chiamare l’idraulico.

Rompo un mobile? Devo chiamare il falegname!

A questo proposito, giusto qualche giorno fa ci sono cascato io stesso, dandomi al “fai da te” casalingo: dovevo sistemare l’anta di un mobile in cucina.

Era un lavoro apparentemente facilissimo: dovevo solo riagganciare i “freni” che permettono all’anta di chiudersi in maniera dolce, nulla di più.

Un esercizio banale (se lo sai fare!).

Ma andiamo a vedere come sono andate precisamente le cose:

  • Ho insultato il mobile e mi sono offeso con lui perché non mi ascoltava;
  • Ho passato mezz’ora a provare a inserire un ca**o di pezzetto di ferro;
  • Mi sono arrabbiato;
  • Mi sono dovuto calmare;
  • Mi sono arrabbiato di nuovo perché non riuscivo;
  • Ho riprovato invano;
  • Ho avuto un’illuminazione tipo “proviamo a premere qui”;
  • L’illuminazione ha fatto staccare un pezzo d’anta;
  • L’anta col peso ha strappato un pezzo di mobile;
  • L’anta si è rotta e il mobile si è rovinato;
  • Mi sono incazzato;
  • Mi sono sentito incapace;
  • Mi sono ritrovato senza anta;
  • Mi sono ribadito per l’ennesima volta che i lavori manuali non fanno per me;
  • Ho chiamato un falegname.

Il punto è: se fossi partito dall’ultimo punto cosa sarebbe cambiato?

Tutto! Mi sarei affidato a una persona che ne sa più di me, avrei risparmiato mezz’ora di tempo, avrei risparmiato un’ora abbondante di incazzatura e AVREI RISPARMIATO SOLDI!

Sì, ne avrei risparmiati perché non avrei dovuto cambiare l’anta.

Tu mi potrai dire che ci sono falegnami bravi e falegnami incapaci e su questo non ci piove, ma di sicuro sapranno fare un lavoro (il loro) meglio di me. Anche perché non hanno seguito il corso “FALEGNAME IN 15 ore”, ma di certo hanno accumulato giorni e giorni di esperienza.

E allora, tornando al punto iniziale: se un falegname studia (sul campo magari, ma studia) per anni per avere una competenza di un certo tipo è perché serve anche tempo per maturare una competenza specifica in un determinato ambito.

“Eh ma io sono un genitore motivato e imparo velocemente perché ci tengo a mio figlio…” potresti dirmi. Io ti rispondo anche di sì, ma non conosco nessuno diventare medico o ingegnere solo con la forza della motivazione! Servono COMPETENZE.

E le competenze non possono essere improvvisate: si studiano e si imparano sul campo.

Con questo non sto dicendo che chi ha studiato maturi anche le competenze per poter fare al meglio il proprio lavoro.

Immagino che anche tu abbia avuto almeno un insegnante incapace, eppure chissà quanti anni ha studiato.

Ma esistono anche ingegneri, psicologi, medici incapaci. Ogni categoria non può essere immune dall’inadeguatezza di alcuni componenti.

E allora aiutami a capire nuovamente: è più importante l’anta di un mobiletto o il cervello di tuo figlio?

Perché a me sembra che quando si tratta di educare o far crescere i figli TUTTI diventino massimi esperti e non comprendano che a volte è molto meglio chiedere aiuto (e nel tempo è anche molto più economico).

Prova ora a sostituire per un istante la parola “anta” con “figlio” e dimmi se non ti capita fin troppo spesso di arrabbiarti, calmarti, arrabbiarti, calmarti, arrabbiarti furentemente e ritrovarti con la frustrazione di non essere arrivato a una soluzione.

Nei compiti per casa ogni giorno ci sono “ante” che disturbano la vita delle famiglie, con rapporti che si “strisciano”, si “graffiano”, si rovinano per poca consapevolezza di quello che si fa.

Lavorare con le persone non è facile: ecco perché sono allarmato quando vedo “espertoni” dispensare consigli, dall’alto dei loro certificati dal valore di carta da formaggio, senza sapere di cosa parlano, oppure vedo genitori che si affannano con il “fai-da-te” pensando di non creare danni.

Voglio essere chiaro: se ti piace aiutare tuo figlio e vedi che per lui funziona bene, continua a farlo. Ma parlo alla stragrande maggioranza dei genitori che si ritrovano preoccupati e devastati alla fine di una giornata, senza essere nemmeno arrivati a una conclusione.

Se ti accorgi, quindi, di non essere in grado di gestire quei pomeriggi e pensi di avere bisogno di una mano, assicurati di andare dalle persone giuste.

Il primo passo è quello di informarti e di studiare.

Hai iniziato leggendo il nostro blog e i nostri articoli, che spesso condividi per far capire ad altre persone come si possono cambiare le cose.

Puoi cercare su internet informazioni, attenzione in questo caso a cercare quello che ti serve veramente e non qualcosa che ti tolga solo momentaneamente l’ansia. E’ pieno di notizie allarmanti o di gruppi su facebook in cui basta lamentarsi per ricevere qualche like e sentirsi meglio.

Puoi venire a vedere come funzionano le cose nel nostro gruppo W LA DISLESSIA!™ (questo il link: https://www.facebook.com/groups/721839084626445/) dove troverai dei professionisti che ti daranno indicazioni utili ed anche genitori che hanno compreso che non è la lamentela quello che cambia i risultati dei ragazzi.

Puoi investire pochi euro e comprare il nostro libro W LA DISLESSIA!, che è un vero manuale utile soprattutto a rendere un genitore più sereno.

Il complimento più grande che ci fanno per il libro è che è una “botta” di tranquillità e che è semplice da leggere per chiunque (se non sai come fare a prenderlo clicca qui per acquistarlo: http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__w-la-dislessia-conte-saba-rocco.php?pn=5552). W LA DISLESSIA! è il frutto di anni di esperienza e di competenze che abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti. Hai capito bene! Anni non giorni. 🙂

Le competenze non dipendono da te, ma le scelte che fai sì: DIPENDE DA TE!

E ricorda: “L’esperienza è il solo insegnante in cui possiamo confidare” Leonardo Da Vinci

A presto!

Alessandro

 

 

ARTICOLI CORRELATI