UN ESORCISMO PER LIBERARE TUO FIGLIO DALLA DISLESSIA

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A Gennaio è “L’inverno più freddo degli ultimi quarant’anni”, poi la Pasqua è alle porte ma “abbiamo perso il vero significato di questa festa”; in primavera “Avete iniziato la dieta? Si avvicina la prova costume” e “L’estate più calda che sia mai vista”… e così via.

Tutto l’anno è un continuo ripetersi di ovvietà tra telegiornali e articoli che rotolano su Facebook e che ormai ho perso la speranza di veder scomparire.

Mi arrendo.

Accetto passivamente l’idea che “per avere una dieta equilibrata devo mangiare un po’ di tutto e spesso”.

Ma tra un post sul calcio omofobo che fa impennare la vendita dei finocchi e uno sull’emergenza cinghiali, ritrovarmi davanti l’ennesimo articolo su la nuova cura per la dislessia è veramente troppo.

Non ce la posso fare.

La mia tolleranza ha un limite.

Perché, se non lo sapevi, come annuncia questo comunicato dell’Ansa “Studiare musica è l’antidoto contro la dislessia”.

http://www.buonenotizie.it/salute-e-benessere/2013/01/07/studiare-musica-antidoto-contro-la-dislessia/

L’antidoto.

Citando questo illuminante articolo “Il cervello dei musicisti, è una cosa a sé rispetto al cervello dei “comuni mortali”: è quanto si evince da uno studio recentemente condotto da un’agguerrita equipe di scienziati dell’Università Milano Bicocca e dell’Istituto Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del Cnr di Milano.

Ora: non che io, da comune mortale, sia contro la musica, anzi!

Ringrazio immensamente il Maestro Ennio Morricone per aver detto ad alta voce quello che tutti pensiamo chiaramente da anni: basta con questi flauti, avete rotto i timpani. Vi vogliamo bene comunque, ma lasciate che espiamo le nostre colpe con i saggi di fine anno e gli spettacoli di danza, ce n’è già a sufficienza.

E neanche contro lo studio che c’è dietro questo articolo, che scavando tanto, ma tanto in profondità, può essere degno di attenzione.

Ma l’antidoto… in un attimo è qui Dustin Hoffman direttamente da “Virus Letale” in tuta da apicoltore modello astronauta mentre spruzza antidoto sui dislessici in giro per le scuole nella speranza salvarci tutti.

Ma la vogliamo piantare?!

Tu, Alexander Fleming dei miei stivali, che scrivi “interessanti possibilità di applicazione dello studio della musica nelle terapie contro la dislessia”, la vuoi smettere con questi articoli IDIOTI che non fanno altro che incrementare l’ignoranza contro la quale (quella sì, CONTRO!), faticosamente, cerchiamo di combattere ogni giorno?

Contro i genitori che chiedono la Legge 104 per i figli dislessici perché “ho sempre detto che non è disabile, ma se lo stato mi dà qualcosa, sono pronto a rimangiarmi tutto”.

Contro gli insegnanti negazionisti, che compilano PDP mettendo crocette a caso e prestano più attenzione nel compilare la schedina del totocalcio.

O quelli che danno strumenti compensativi e dispensativi senza ragione, rifilando lettori digitali a bambini di 8 anni che ancora non sanno neanche cosa vuol dire leggere e creano così delle incapacità apprese (di questo parla un recente articolo di Valentina: https://www.wladislessia.com/perche-lo-psicologo-non-vuole-che-tuo-figlio-impari-a-leggere/ ).

Contro chi parla della dislessia come un “Demone” da cui doversi salvare. Poi non stupiamoci se su pagine come questa

http://digilander.libero.it/TSCSS/donpasqualino.htm

Don Pasqualino Fusco ci regala una PREGHIERA DI LIBERAZIONE DAL MALIGNO per la dislessia.

Anzi, ben tre: “Il rosario”, la “Santa messa quotidiana” e “La preghiera a San Veronica Giuliani” nel caso te lo stessi chiedendo.

Grazie, Don Pasqualino Fusco.

Forse una preghiera era proprio quello di cui avevamo bisogno: la faccio io, se permetti.

Ti prego, insegnante che sei finito a fare questo lavoro perché ancora speravi nel posto fisso con tre mesi di vacanza: lascia perdere. Limita i danni: siediti lì, zitto e buono, durante i consigli di classe e lascia che siano i tuoi colleghi a dirti cosa fare. Quelli che studiano, si aggiornano e credono davvero nel loro lavoro.

Ti prego, genitore che desideri tanto la legge 104: passa i tuoi fine settimana a dare una mano a chi ha un figlio realmente disabile, magari sulla sedia a rotelle o con la sindrome di Down e non può avere l’insegnante di sostegno per via dei tagli della manovra finanziaria.

Ti prego, giovane neo-laureato che hai fatto un corso di aggiornamento di 15 ore (Alessandro ne parla diffusamente qui: https://www.wladislessia.com/lesperto-da-15-ore/) – che la pizza che faccio io ci impiega di più a lievitare – per diventare “Tutor pomeridiano esperto in dislessia”, lascia perdere. Continua a fare le ripetizioni, per carità, ma chiamale col loro nome, ché la bicicletta che usi per andare in facoltà non diventa una Porche se ci attacchi sopra l’adesivo con la giumenta.

E infine ti prego, studente dislessico: porta pazienza. Porta pazienza perché se è questo quello che ti aspetta ogni giorno, c’è poco da fare.

Preparati ad essere guarito, curato, sanato, messo in salvo migliorato e redento, raddrizzato, risanato e magari graziato ed esorcizzato.

Forse un giorno sarai salvo, perché scopriranno il VACCINO CONTRO LA DISLESSIA: nel frattempo, sii gentile, se proprio devi condividere un articolo idiota su facebook, prova col biscotto della fortuna: chissà che ci vada bene e ci trovi dentro l’antidoto all’imbecillità.

Alla prossima!

Paola

 

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